All’esito dell’udienza dello scorso 7 maggio, la Corte Costituzionale ha respinto le eccezioni di illegittimità costituzionale, sollevate da diverse Autorità Giudiziarie, aventi ad oggetto l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio ex art. 323 c.p. Nelle prossime settimane si conosceranno le motivazioni della decisione. Il Comunicato…
Nel corso dei decenni di attività lo Studio ha partecipato a rilevanti processi sui temi del diritto penale classico e in particolare si è occupato di bancarotta, falso in bilancio, truffa ai danni dell’Unione europea e di altri enti pubblici, reati contro la pubblica amministrazione (corruzione, concussione, peculato), raccolta abusiva di scommesse, reati tributari, nonché reati colposi legati ad attività professionale e d’impresa.
Lo Studio ha inoltre svolto la tutela delle parti civili in tema di esposizione professionale all’amianto (e ciò sin dagli anni ’90) nonché in processi di responsabilità per colpa medica.
A margine della tutela della proprietà industriale si è consolidata la difesa sul fronte dei brevetti, dei marchi e del know how a favore di società operanti, tra l’altro, nell’ambito della moda, dell’automazione e dell’alimentazione.
La difesa penale non può attendere il dibattimento ma l’imputato o la persona offesa devono ricevere tutela nel corso delle indagini preliminari, con investigazioni a cura della difesa, consulenze e contributi costanti al Pubblico Ministero procedente.
Massimo impegno nell’udienza preliminare e in quella predibattimentale, che hanno costituito uno dei nodi centrali prima della Riforma Vassalli e poi, di recente, della Cartabia. Si tratta di evitare il dibattimento, secondo l’insegnamento dei grandi maestri, per cui “la pena è il processo”.

