La “Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD” (Direttiva 2022/2464, pubblicata in G.U.U.E. il 16.12.2022, L. 322/15) è entrata ufficialmente in vigore il 5 gennaio 2023, e riguarda l’obbligo di comunicazione di informazioni di carattere non finanziario per le imprese di grandi dimensioni. Essa – che deve essere recepita dagli Stati membri entro il prossimo 6 luglio 2024 – prevede, infatti, che per i propri fornitori (c.d. supply chain) si debba effettuare una due diligence sul rispetto della salute, sicurezza, ambiente, diritti umani, ossia tutto ciò che rientra nella c.d. sostenibilità (ESG—> environmental social governance). La direttiva è dunque volta a imporre alle imprese con determinati requisiti una gestione responsabile dell’impatto ambientale e sociale lungo l’intera supply chain per giungere a sviluppare un’economia più sostenibile e corretta, nei confronti dell’ambiente e delle persone. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32022L2464
D. Lgs, 31/2024 – Disposizioni integrative e correttive del D. Lgs 150/2022
Pubblicato in G.U. un decreto di modifica della Riforma Cartabia per l’efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa.
Riforma delle intercettazioni – Legge 7/2020
Legge 28 febbraio 2020, n. 7 di conversione in legge con modificazioni del decreto legge 30 dicembre 2019, n. 161, recante modifiche urgenti alla disciplina delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni. Si interviene, anzitutto, sull’entrata in vigore della nuova disciplina, fissata per il 30 aprile 2020, in luogo del 29.02.2020, originariamente individuato. La nuova disciplina ripristina, in buona sostanza, quanto già vigente prima della c.d. riforma Orlando del 2017, che aveva introdotto nel codice di rito, tra l’altro, gli artt. 268 bis, 268 ter e 268 quater c.p.p., ora abrogati. Si segnala la pubblicazione della Relazione n. 35 del 2020, a cura dell’Ufficio del Massimario, pubblicata sul sito internet della Corte di cassazione e redatta dai consiglieri Maria Cristina Amoroso, Paolo Di Geronio, Luigi Giordano e Debora Tripiccione.
Processo simulato – Tribunale di Milano
Sabato 5 ottobre 2019 Tribunale di Milano – Aula Magna “La cefalea di Pietro – Linee guida, c’è spazio per un’interpretazione personale?” Presentazione di un caso clinico con la partecipazione di medici, avvocati e magistrati In collaborazione con Vidas Download
Legge 19 dicembre 2019, n. 157 – Riforma dei reati tributari
Lo scorso 25 dicembre 2019 è entrata in vigore la Legge 157/2019, con cui è stato convertito, con modificazioni, il decreto legge 26 ottobre 2019, n. 124, che introduce alcune rilevanti modifiche in materia di diritto penale tributario. La Legge si segnala per un certo inasprimento delle sanzioni penali e apporta modifiche, in particolare, all’art. 2, relativo alla “dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”, all’art. 3, in tema di “dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici”, all’art. 4 “dichiarazione infedele, nonché agli articoli 5 (“omessa dichiarazione”), 8 (“emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”) e 10 (“occultamento o distruzione di documenti contabili”). Gli articoli 10 bis e 10 ter, invece – per i quali era stato previsto un abbassamento della soglia – non sono invece stati modificati. Si segnala, inoltre, l’introduzione di taluni reati tributari nel novero del catalogo di cui al D. Lgs. 231 del 2001, in materia di responsabilità degli enti.
Processo al biotestamento
In un processo simulato il dialogo tra diritto e medicina sui percorsi di fine vita Sabato 6 ottobre 2018 Tribunale di Milano Aula Magna “E. Alessandrini G. Galli” Download
Art. 162 ter c.p. Estinzione del reato per condotte riparatorie
Tra le novità della Riforma Orlando si segnala una nuova causa di estinzione del reato, conseguente a condotte riparatorie. Il nuovo art. 162 ter c.p., infatti, consente di estinguere il reato – per i soli casi di procedibilità a querela soggetta a remissione – ove l’imputato abbia riparato interamente, entro il termine massimo della dichiarazione di apertura del dibattimento, il danno cagionato dal reato ed abbia eliminato, ove possibile, le conseguenze dannose o pericolose di quest’ultimo. Qualora l’imputato non abbia potuto adempiere, per fatto a lui non addebitabile, entro il termine previsto, è possibile la fissazione di un ulteriore termine per procedere al pagamento, anche in forma rateale. All’esito positivo delle condotte il giudice dichiara l’estinzione del reato.
Art. 2635 bis c.c. Istigazione alla corruzione tra privati
Lo scorso 14 aprile 2017 è entrato in vigore il nuovo reato di “istigazione alla corruzione tra privati”, inserito nell’Ordinamento con il Decreto Legislativo 15 marzo 2017, n. 38. La nuova disposizione punisce in particolare: “Chiunque offre o promette denaro o altra utilità non dovuti agli amministratori, ai direttori generali, ai dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari, ai sindaci e ai liquidatori, di società o enti privati, nonché a chi svolge in essi un’attività lavorativa con l’esercizio di funzioni direttive, affinché compia od ometta un atto in violazione degli obblighi inerenti al proprio ufficio o degli obblighi di fedeltà, soggiace, qualora l’offerta o la promessa non sia accettata, alla pena stabilita nel primo comma dell’articolo 2635, ridotta di un terzo. La pena di cui al primo comma si applica agli amministratori, ai direttori generali, ai dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari, ai sindaci e ai liquidatori, di società o enti privati, nonché a chi svolge in essi attività lavorativa con l’esercizio di funzioni direttive, che sollecitano per sé o per altri, anche per interposta persona, una promessa o dazione di denaro o di altra utilità, per compiere o per omettere un atto in violazione degli obblighi inerenti al loro ufficio o degli obblighi di fedeltà, qualora la sollecitazione non sia accettata. Si procede a querela della persona offesa.”
Presunzione di innocenza e diritto di partecipare al processo
La Direttiva (UE) 2016/343 del Parlamento europeo e del Consiglio dello scorso 9 marzo 2016 riguarda l’adozione di alcune norme minime comuni in tema di presunzione di innocenza e di diritto di partecipare al procedimento e dovrà essere recepita dai vari Stati membri entro il 1 aprile 2018.
Garanzie processuali per i minori indagati o imputati
Lo scorso 21 maggio 2016 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea la direttiva (UE) 2016/800, relativa alle garanzie procedurali per i minori indagati o imputati nei procedimenti penali. Tale direttiva rappresenta l’attuazione del punto e) della Road Map per il rafforzamento dei diritti processuali nei procedimenti penali, a sua volta adottata dal Consiglio dell’Unione europea nel 2009 e poi recepita nel Programma di Stoccolma.