La storia – il secondo decennio
Il periodo 1995-2004 non poteva che essere influenzato dal passaggio d’epoca della diversa iniziativa della magistratura milanese – che avrebbe interessato anche la storia del Paese – denominato con l’espressione giornalistica di “Tangentopoli“. Lo studio non si è mai occupato del fenomeno mediatico, così spesso oggetto di interviste e comunicati stampa, essendosi dedicato, invece, unicamente alla difesa dei singoli indagati ed imputati nella massima discrezione durante le indagini e nel dibattimento (processi “Ansaldo“, “Tangenti edilizie“, “Peschiera Borromeo“, “Tangenti Guardia di Finanza“…). L’impegno ordinario ha riguardato anche grandi bancarotte (“Sasea” per 1.900 miliardi di lire di passivo, “Unipar” 1.600 miliardi di lire) e falsi in bilancio (“Gaic/La Fondiaria“, “Colavev” di Sondrio). Ha assunto sempre più rilevanza, data la significatività del bilancio CEE dei contributi agricoli, la contestazione di cui all’art. 640 bis c.p. di truffa all’UE. Tra gli altri casi, in Valtellina, per le dimensioni, va ricordata la mancata trasformazione in bresaole di 658.519,00 kg di carne di provenienza FEOGA, venduta sul mercato libero, con assoluzione degli imputati assistiti dallo Studio – a suo tempo sottoposti a custodia cautelare e sequestro dell’azienda – fino in Cassazione, con motivazione squisitamente in diritto e riguardante la carenza dell’elemento strutturale della truffa. Sempre in ambito agricolo, i professionisti dello Studio, che già assistevano la più importante confederazione di coltivatori diretti, si sono occupati di OGM, prodotti DOP, nonché contestazioni di truffa circa i contributi ai pascoli di alta montagna, addebiti riferiti all’utilizzo improprio di carburante agricolo, inquinamento da liquami nonché ad irregolarità circa la registrazione al SIAN/Regione Lombardia. E’ stata svolta inoltre assistenza a cooperative agricole nell’ambito della vicenda “Parmalat” con recupero integrale dei crediti, sia stragiudiziale che giudiziale. In ambito di diritto penale bancario e dei promotori finanziari, gli esponenti dello studio si sono occupati di difese ordinarie a Milano nonché nel caso, di rilevanza nazionale, del “Marmo nero” a Rimini ed ancora avanti il Tribunale di Trento in relazione all’accusa di vendita di prodotti finanziari ad alto rischio da parte di un importante istituto bancario. Anche in tema di diffamazione si è svolta assistenza alle parti lese, offese nella propria reputazione, contro cronache giudiziarie spesso disinvolte nonché esponenti politici, dirigenti ed anche un critico d’arte nell’ambito della tutela della libertà di espressione. Lo Studio ha tutelato nelle procedure depenalizzate in tema di divieto di propaganda del fumo, la più importante multinazionale di tabacco, avanti le Prefetture di tutto il territorio nazionale. Sempre con riferimento al tabacco – e in particolare di contrabbando – il Partner dello Studio ha difeso la seconda multinazionale americana del tabacco avanti il Tribunale di Milano e Parma, nell’ambito di un’inchiesta di importazione ai fini di blind test. Avanti il Tribunale di Sondrio, invece, hanno avuto luogo vari processi in materia sempre di contrabbando e doganale per importazione di gioielli nonché di reimportazione di autovetture dalla “zona franca” di Livigno, in evasione dell’IVA. In tema di riciclaggio, contestazione talvolta elevata in modo disinvolto dalle Procure, si è svolta difesa avanti i Tribunali di Napoli, Palermo, Milano e Sondrio.
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